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Fornace e “ponte romano”

In prossimità del nucleo di Prato si trovano due costruzioni interessanti e appartenenti a epoche storiche diverse: il ponte “romano”, che benché antico non risale a epoca romana, e la fornace, molto più recente.

Ponte Romano e la carrale

Il ponte “romano” faceva parte del percorso che collegava Faido al Gottardo passando per
Piana Selva e il Dazio Antico. Con la costruzione verso il 1350 della mulattiera sul fianco destro del Monte Piottino, il percorso perde la sua funzione di collegamento nord-sud, mantenendo una valenza locale. Oltre al ponte è ancora riconoscibile la “carrale” che costeggiava il riale. La vegetazione ha ricoperto negli ultimi decenni questa via storica, che veniva utilizzata per gli spostamenti locali ancora all’inizio del secolo scorso.

Calce - cemento locale

Nei secoli scorsi in Canton Ticino la produzione di calce era molto sviluppata. La fornace di Prato
è rimasta in uso fino agli inizi del 20° secolo, poi lo sviluppo della rete viaria e l’accesso a zone
in cui il materiale calcareo era migliore hanno decretato la cessazione delle attività. La calce era indispensabile per l’edilizia locale: serviva a consolidare gli edifici, isolarli o anche per sterilizzare alcuni locali. La calce oggi è meno usata, sostituita dal cemento o altri materiali che meglio corrispondono alle esigenze di costruzione moderna.

Funzionamento della fornace

La produzione di calce avveniva tramite la cottura di pietre contenenti calcare. Le pietre venivano raccolte nei pressi di Mascengo e trasportate su carretti o slitte. I sassi venivano frantumati e poi messi nella fornace riscaldata a carbone o legna. Dopo circa una settimana di permanenza nella fornace a temperature molto elevate (fino a 1000 gradi Celsius), i blocchi di calcare si trasformavano in calce viva. La calce viva veniva tolta dalla fornace e trasformata in “calce spenta” con aggiunta di acqua.

Tracce di calcare

Il calcare di solito si presenta in diverse tonalità di grigio chiaro, fino al bianco puro. Accanto al pannello trovi una serie di pietre con percentuali più o meno grandi di calcare. Riesci a ordinarle dalla più bassa alla più alta percentuale?

Informazioni pratiche

Accesso al percorso
Ci sono 4 punti di entrata segnalati da un pannello informativo generale:

  • Dazio Grande, a Rodi-Fiesso
  • Prato-Leventina paese
  • Bedrina, a valle della torbiera della Bedrina
  • Torbiera Dalpe, a monte della torbiera nel Comune di Dalpe.

La zona è raggiungibile con i mezzi pubblici: in treno fino a Faido o Airolo e poi con l'autobus postale fino a Rodi-Fiesso, Prato Leventina o Dalpe.
» Orari per Prato Leventina

Ristorazione e alloggio
Nella zona è presente la locanda Dazio Grande a Rodi-Fiesso, dove è situata anche una stazione del percorso, e l'albergo ristorante Baldi, sempre a Rodi-Fiesso. Altri ristoranti e alberghi si trovano a Faido (7 km) e Airolo (13 km).
» www.daziogrande.ch
» www.hotelbaldi.ch
» Alberghi, ristoranti nella regione (local.ch)

Caratteristiche

Lunghezza:
6 Km
Durata:
3 ore di cammino (tempi di osservazione non considerati). Possibilità di proseguire la passeggiata nelle gole del Piottino.
Dislivello (massimo):
300m
Profilo altimetrico:
Cartina di riferimento:
1252 Ambri-Piotta 1:25'000

Contribuiamo a preservare la bellezza di questi posti:

  • rispettare le regole di comportamento nelle aree naturalistiche protette
  • non gettare rifiuti nell’ambiente
  • evitare di schiacciare i prati nelle zone agricole
  • non danneggiare i monumenti storici
Progetto promosso da:
Con il sostegno di: