Dazio Grande
Nel 1500 per andare dal Canton Uri a Bellinzona si impiegavano due giorni, oggi circa un’ora. L’edificio del Dazio Grande serviva come dogana – gli urani riscuotevano il pedaggio e il dazio sulla merce trasportata – ma era anche luogo per riposarsi prima di affrontare la via verso il San Gottardo o continuare il viaggio verso Bellinzona.
Punto strategico
Il Dazio Grande venne costruito nel 1561 a monte della Gola del Piottino. Gli urani erano riusciti a costruire una via diretta che attraversava la Gola, rendendo il tracciato più agevole e breve rispetto alla “strada romana” che portava al Dazio Vecchio. Il Dazio Grande si trovava su un passaggio obbligato e quindi strategico.
Declino
Dall’indipendenza del Canton Ticino dai cantoni svizzeri nel 1803, il Dazio Grande continuò fino al 1834 a svolgere la sua funzione di dogana e sosta per chi transitava, mentre in seguito il Cantone spostò la riscossione dei dazi ad Airolo. Fino all’inizio del ‘900 venne utilizzato come stazione postale con i relativi uffici. All’abbandono di quest’attività cominciò il deperimento della struttura, che si protrasse fino all’intervento promosso dalla Fondazione Dazio Grande a partire dal 1989.
Rinascita
Gli interventi della Fondazione Dazio Grande hanno permesso di salvare e ristrutturare l’edificio principale, reinterpretando la sua funzione originaria di crocevia, luogo di incontro e ristoro. Dalle merci alle esigenze di controllo doganale, si è passati oggi al turismo, alla promozione della cultura e alla valorizzazione del patrimonio storico.
Curiosità
Dal Dazio Grande, e prima dal Dazio Vecchio, passavano molte merci e venivano incassati fino a ⅔ degli introiti legati al trasporto transalpino.
Nell'immagine, i dati registrati nel 1831.
