Paesaggio: uomo e natura
Questo punto panoramico permette di osservare l’Alta Valle Leventina, l’arco alpino e i nuclei storici.
Il paesaggio offre delle storie da ascoltare con gli occhi!
Il paesaggio offre delle storie da ascoltare con gli occhi!
Agricoltura e selvicoltura
La relazione dell’uomo con la natura è scritta nelle pendici coperte di boschi di protezione e di ripari antivalanga. Le tracce delle attività umane sono visibili dal fondovalle agli alpeggi più alti, ciò ricorda il legame di forte dipendenza che le società agropastorali intrattenevano con il territorio.
Idroelettrico
A partire dal primo ‘900 nel paesaggio montano e alpino sono comparse le opere legate allo sfruttamento idroelettrico. Dal versante sinistro scendono la teleferica e la condotta forzata dell’impianto idroelettrico del Tremorgio di AET risalente al 1926, mentre sul versante opposto è ben visibile la condotta del lago Ritom che conduce alla centrale delle FFS costruita nel 1917.
Sul Monte Piottino è visibile la linea dell’alta tensione che trasporta energia elettrica verso Lavorgo.
Transumanza verticale
Ancor oggi i pascoli alpini e le vie di transito che permettono la migrazione stagionale del bestiame sono in parte utilizzati. Un tempo le famiglie si spostavano assieme al bestiame a diverse altitudini per approfittare delle risorse che “maturavano” nelle diverse stagioni. Il territorio era vissuto nella sua verticalità e relativa stagionalità. La traccia che rimane di questo passato sono i “maggenghi”, delle zone di pascolo intermedie tra il fondovalle e gli alpeggi. Vi venivano costruiti fienili, stalle e rifugi, che oggi sono spesso trasformati in case secondarie.
Indovinello
Trova le differenze: cosa è cambiato tra la foto del 1903 e quello che puoi osservare oggi?
Differenze:
La strada carrozzabile che attraversa il nucleo di Prato,
l’estensione dell’abitato,
il bacino di accumulo,
la superficie del bosco.
