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La torbiera della Bedrina

Le torbiere sono ambienti umidi nei quali i vegetali morti non si decompongono ma si accumulano nel corso dei secoli sotto forma di torba. Gli strati inferiori del suolo, che alla Bedrina si trovano oltre 3 metri sotto la superficie, risalgono a 13’000 anni fa quando il ritiro del ghiacciaio del Ticino ha liberato la zona del Piottino.

Un ambiente delicato e protetto

La torbiera della Bedrina è un biotopo d’importanza nazionale, protetto attivamente da Confederazione, Cantone e Pro Natura, che ne è parzialmente proprietaria. L’obiettivo principale è la conservazione della vegetazione di palude che rappresenta la parte più preziosa e delicata della zona protetta. Variazioni di pochi centimetri del livello medio dell’acqua possono far sparire specie vegetali e animali particolarmente adattate alla vita in torbiera, come molti sfagni, che non riescono a vivere altrove.

La formazione della torba

Elementi chiave della torbiera, gli sfagni sono muschi molto particolari che danno origine alla torba. Crescono in media un centimetro all’anno mentre il compattamento delle parti morte genera un millimetro di torba. Quindi, senza perturbazioni, tre metri di spessore di una torbiera necessitano di oltre 3’000 anni per formarsi.

Un eccezionale archivio subacqueo

Le torbiere sono incredibili archivi naturali. Per la conservazione dei loro reperti necessitano solo dell’acqua acida e povera di ossigeno della torbiera che impedisce la decomposizione delle sostanze organiche. Da carotaggi eseguiti alla Bedrina è stato possibile ricostruire, identificando il polline conservato nella torba a varie profondità, le tappe del ritorno della vegetazione dopo il ritiro del ghiacciaio.

Delle visite indimenticabili

Per le scuole e i gruppi, Pro Natura organizza le attività “Animatura”, delle escursioni guidate dinamiche e intriganti per scoprire la torbiera e il bosco accompagnati da un esperto animatore.
Per maggiori informazioni: pronatura-ti.ch/animatura

Aguzza la vista!

Riesci a scovarli? Attenzione però: guardare, ma non toccare!
Alcune di queste specie sono delicate e contiamo su di te per proteggerle.

  1. Rosolida a foglie rotonde (Drosera rotundifolia)
    Una minuscola piantina carnivora, a tratti quasi inquietante, di sicuro molto intrigante. Le foglie appiccicaticce sembrano ricoperte di gocce di rugiada, ma sono trappole per insetti! Chissà come avrà fatto a “inventarsi” questa furba strategia…
  2. Dragone alpino (Aeshna juncea)
    Questa libellula ha straordinarie abilità di volo. Una temibile cacciatrice sia come larva che come adulto! Vederla volare è sempre una piacevole sorpresa… sfuggente!
  3. Pennacchio guainato (Eriophorum vaginatum)
    Puoi ammirarne i soffici “batuffoli” da giugno ad agosto. È uno spettacolo rilassante osservarli ondeggiare in gruppo nel vento, e una buona occasione per i frutti pelosi di disperdersi verso nuovi territori.
  4. Betulla (Betula pendula)
    Una specie pioniera. Fu tra i primi alberi a fare il suo ritorno dopo il ritiro dei ghiacciai. La corteccia bianca tradisce la sua origine nordica, un adattamento che la protegge dai raggi solari in inverno. La betulla, bédra nel dialetto locale, ha anche ispirato il nome di questa zona protetta.

Informazioni pratiche

Accesso al percorso
Ci sono 4 punti di entrata segnalati da un pannello informativo generale:

  • Dazio Grande, a Rodi-Fiesso
  • Prato-Leventina paese
  • Bedrina, a valle della torbiera della Bedrina
  • Torbiera Dalpe, a monte della torbiera nel Comune di Dalpe.

La zona è raggiungibile con i mezzi pubblici: in treno fino a Faido o Airolo e poi con l'autobus postale fino a Rodi-Fiesso, Prato Leventina o Dalpe.
» Orari per Prato Leventina

Ristorazione e alloggio
Nella zona è presente la locanda Dazio Grande a Rodi-Fiesso, dove è situata anche una stazione del percorso, e l'albergo ristorante Baldi, sempre a Rodi-Fiesso. Altri ristoranti e alberghi si trovano a Faido (7 km) e Airolo (13 km).
» www.daziogrande.ch
» www.hotelbaldi.ch
» Alberghi, ristoranti nella regione (local.ch)

Caratteristiche

Lunghezza:
6 Km
Durata:
3 ore di cammino (tempi di osservazione non considerati). Possibilità di proseguire la passeggiata nelle gole del Piottino.
Dislivello (massimo):
300m
Profilo altimetrico:
Cartina di riferimento:
1252 Ambri-Piotta 1:25'000

Contribuiamo a preservare la bellezza di questi posti:

  • rispettare le regole di comportamento nelle aree naturalistiche protette
  • non gettare rifiuti nell’ambiente
  • evitare di schiacciare i prati nelle zone agricole
  • non danneggiare i monumenti storici
Progetto promosso da:
Con il sostegno di: