Vie di transito
Guardando verso sud spiccano le capacità dei nostri antenati e gli sforzi ingegneristici realizzati nel corso dei secoli per transitare attraverso l’impervia Gola del Piottino.
Si nota il sovrapporsi e l’intreccio delle infrastrutture di trasporto stradale e ferroviario. Da qui non si vede l’autostrada, ma se ne sente distintamente il rumore.
Si nota il sovrapporsi e l’intreccio delle infrastrutture di trasporto stradale e ferroviario. Da qui non si vede l’autostrada, ma se ne sente distintamente il rumore.
Epoche e sviluppi ingegneristici
In ogni epoca gli abitanti di questa regione si sono prodigati per superare l’ostacolo naturale del Monte Piottino. La mulattiera progettata nel 16° secolo dagli urani, le gallerie elicoidali della ferrovia nel 1870 e la costruzione dell’autostrada nel 1980, hanno permesso di superare il dislivello di 240 metri tra Faido (715 m s.l.m.) e Rodi Fiesso (940 m s.l.m.). Oggi invece Alptransit passa sotto le Alpi, entrando nella montagna a Bodio a 312 m s.l.m. e uscendo a Erstfeld a 450 m s.l.m., attraverso una galleria ferroviaria di 57 chilometri, la più lunga al mondo.
Gallerie elicoidali
I due binari visibili permettono di capire con semplicità il funzionamento delle gallerie elicoidali: allungano il percorso per ridurre la pendenza seguendo delle forme circolari. Riprendendo quello che facciamo noi esseri umani quando, camminando in salita, tracciamo dei percorsi a zig-zag dove la pendenza è eccessiva.
Strade
Verso la metà del 14° secolo, la mulattiera lungo il fianco destro del Monte Piottino sostituì il percorso di Piana Selva. Il collegamento era più diretto ed evitava la Gola del Piottino. Gli urani riuscirono a costruire una strada dentro la Gola, il cui tracciato venne mantenuto quale strada cantonale fino al 1934, dopodiché si optò per un nuovo tracciato in galleria, meno soggetto alle piene del fiume e ai franamenti, e oggi ancora in funzione.