Villaggio di Prato e Chiesa San Giorgio
Il villaggio di Prato è una delle frazioni del Comune di Prato Leventina composto anche da Mascengo, Rodi, Morasco e Fiesso. Il paese aveva una posizione strategica sulle vie di transito, come dimostrano anche i resti della torre medioevale, che nel 1790 divenne casa parrocchiale. Le prime attestazioni relative alla chiesa di San Giorgio che sovrasta il paese, risalgono al 1210.
Struttura e sviluppo
Il villaggio di Prato presenta un’edificazione compatta, che aveva lo scopo di mantenere libero lo spazio per i campi e i pascoli. Lo sviluppo nel 19° secolo della ferrovia e delle vie di transito della Valle Leventina sposta il centro del Comune verso la valle. La casa comunale e le scuole, infatti, vengono costruite in prossimità del Dazio Grande e non più nella frazione di Prato.
Turismo e villeggiatura
Prato, Mascengo e Dalpe sono situati in una conca verde che ne ha favorito lo sviluppo turistico quale luoghi di villeggiatura estiva. Durante l’epoca d’oro del turismo a Faido, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, molti milanesi e confederati scelsero Rodi per costruire la propria villa estiva.
Lo sviluppo del turismo invernale iniziò invece intorno al 1950 con la creazione delle case di colonia e l’edificazione delle residenze secondarie.
La chiesa di San Giorgio
La chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio sovrasta il nucleo di Prato. Caratterizzata da un campanile in stile romanico, è attorniata da un sagrato delimitato da un muretto di cinta in cui si inseriscono le cappellette della Via Crucis. La chiesa oggi è principalmente in stile barocco: dal 1600 si sono infatti susseguiti ampliamenti e opere di trasformazione. Il portico coperto caratterizza la chiesa e ricorda la sua funzione civile oltre che religiosa: serviva infatti per le riunioni della Vicinanza.
Il campanile è da annoverare tra le più importanti costruzioni in stile romanico del Ticino. È stato eretto isolato dalla facciata della chiesa.
Il sagrato è delimitato da un muro perimetrale di cinta, nel quale sono inserite le cappelle della Via Crucis. La parete della navata, rivolta verso sud, è protetta per l’intera lunghezza da un portico chiuso da pareti e con un soffitto a capriata scoperta sotto un tetto a spiovente unico. Lungo la parete è presente un affresco tardogotico che rappresenta San Giorgio mentre uccide il drago.
Il portico aveva funzione religiosa e civile: veniva infatti utilizzato per le riunioni della Vicinanza.